Le partite più emozionanti, le delusioni più cocenti, le esultanze indimenticabili: la storia dello sport italiano, ricco di episodi memorabili, esempi e grandi sacrifici, è composto da storie di vita condivise con un Paese intero.
Come narrare tale potere aggregativo così preponderante in Italia? Quali sono state le mutazioni del linguaggio del giornalismo sportivo (sempre più urlato e spettacolarizzato)? E come ritrovare la poesia di un rito collettivo fondamentale per il nostro Paese e che un tempo rispondeva ai valori della convivialità e della condivisione , proprio come quelli della buona tavola?
Una conversazione con la voce più celebre del calcio italiano, simbolo di garbo ed eleganza, sostenitore dello sport sano e pulito soprattutto nell’animo e nel modo in cui lo si vive. L’immortale telecronista ci condurrà alla ricerca di quella forza strana e misteriosa che agita il popolo italiano e che quando il gioco si fa duro fa dimenticare tutto il resto.
Una testimonianza positiva alle giovani generazioni che subiscono il fascino di uno spettacolo senza tempo, restituita da una dei professionisti più conosciute e apprezzate del mondo dello sport.
Ex-calciatore professionista (centrocampista), laureato in giurisprudenza, poco meno di mezzo secolo di attività giornalistica, poco più di 2000 telecronache ufficiali. Ha commentato l’ultima edizione dei mondiali per Radio Monte Carlo. Le sue grandi passioni? Il buon vino e le partite a scopa.TORNA AGLI OSPITI