
TRASFORMAZIONI FEMMINILI, DA DRIVE IN A KATE MOSS
Teresa Bellemo
Direttrice di Cosebelle MagazineQUANDO
Domenica 10 Settembre
Ore 17.00 – 18.00
DOVE
Sala Workshop, Piano +01
I cambiamenti dell’iconografia femminile dagli anni Ottanta ai Novanta
Negli anni Ottanta l’icona femminile era duplice. Da una parte la “Donna in carriera”, che per emergere ed essere accettata nella stanza dei bottoni deve adottare la simbologia del potere maschile, e quindi giacca, spalline, tailleur Wall Street. Dall’altra parte la “Donna oggetto”, con un accento esasperato sul corpo inteso come voluttuoso, sensuale, prorompente, da esibire, come ad esempio in Drive in.
Da questo si passa poi agli anni Novanta, dove insieme alla fine della cosiddetta Milano da bere e dell’edonismo, cambia anche l’iconografia femminile. Dall’abbondanza della “Donna oggetto” al successo della magrezza, dell’androginia, del poco trucco, dell’understatement. Il perizoma di pizzo viene sostituito dal mitico underwear Calvin Klein che non elimina la femminilità, ma la riscrive, dandole una nuova sensualità più consapevole e indipendente. Le super model stesse, simboli di quegli anni, sono vincenti e a loro volta “Donne in carriera” proprio perché si riappropriano di un ruolo e di un potere per se stesse e non per compiacere il maschio. E le donne lo riconoscono. Ad esempio, Kate Moss nella moda è un altro paradigma rispetto alla tipologia opulenta della donna degli anni Ottanta. Allo stesso modo, anche le icone musicali femminili sono acqua e sapone come Tori Amos o Sheryl Crow, androgine come Sinead O’Connor, forti del loro essere indipendenti come Pj Harvey.
Teresa Bellemo dirige Cosebelle magazine. Si occupa di comunicazione e social media. Scrive di donne, musica e pop culture sul web e sulla carta.
Cosebelle magazine nasce nel novembre 2010 con l’obiettivo di scovare e raccontare le tantissime cose belle sparse per il mondo. È il prodotto quotidiano di una redazione fatta di ragazze e di donne che ogni giorno si occupano di lifestyle, design, cultura, attualità e femminismo perché parlarne significa semplicemente credere nell’uguaglianza, la cosa più bella di tutte.
8-9-10 Settembre, Future Vintage Festival